sabato 21 gennaio 2012

Gefjun

Gefjun è una dea della mitologia norrena\germanica protrettrice delle vergini, appartenente alla stirpe degli Æsir.

Su Gefjun ci è stato tramandato un mito che spiega l’origine del lago svedese Mälaren. Gefjun, sotto le spoglie di una girovaga, aveva intrattenuto il re di Svezia Gylfi e questi volle ricompensarla con tanta terra quanta ne avrebbero arata quattro buoi in un giorno e una notte. Gefjun trasformò i suoi quattro figli (che aveva avuto da un gigante) in buoi e li aggiogò all’aratro, scavando con così tanta forza che il terreno venne invaso dall’acqua del mare, e formò così un lago. La terra scavata fu poi trascinata verso Ovest, in Danimarca, dove andò a formare l’isola Sjóland, che conta tante baie e tanti promontori quanti ce ne sono nel lago Mälaren. Secondo alcune fonti Gefjun compì quest’impreso su ordine di Óðinn.

Gefjun divenne quindi la sposa di Skjöldr, presunto figlio di Óðinn, con cui andò a vivere a Hleiðr.


Nella Lokasenna, Loki accusa Gefjun di essersi concessa ad un non meglio definito “bianco giovane”, in cambio di un gioiello. Da parte sua, invece, Snorri afferma che Gefjun è vergine, ed è a lei che si rivolgono le donne che muoiono senza aver toccato uomo essendo appunto la protrettrice delle vergini.

Il suo nome può forse essere ricondotto a verbo gefa: “donare”. Gefjun potrebbe quindi essere avvicinata a Freyja, che spesso viene appellata come “Gefn”, “donatrice”: c’è chi suppone che in realtà Gefjun sia altr che una versione danese della stessa Freyja. In ogni caso, il mito dell’aratura ne fa una divinità agricola e della fecondità.

Fonti: Edda poetica, Edda in prosa, www.bifrost.it

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